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Come cambieranno le fiere post Covid-19

Aggiornamento: 30 mag 2020

200 mila espositori, 20 milioni di visitatori, affari per 60 miliardi e generano il 50% dell'export delle aziende che vi parteciapno.



A oggi sono 138 le manifestazioni fieristiche italiane posticipate, alcune già al 2021. Di queste, 63 sono a carattere internazionale e 75 nazionale.30 sono quelle annullate. Complessivamente sono 168, concentrate principalmente in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.


La salute di tutti resta la priorità, ma se non vengono previsti interventi e misure specifici, il settore rischia di soccombere

Aefi, l’associazione dei quartieri fieristici italiani, ha stilato le linee guida per organizzare e gestire le fiere nei prossimi mesi e le ha inoltrate alle autorità competenti, con l’obiettivo di potere riprendere le manifestazioni al più presto.


Il protocollo in breve

Il protocollo prevede provvedimenti igenico-sanitari e comportamentali: dal distanziamento sociale, all’informazione e al corretto utilizzo dei dispositivi di protezione, dalle procedure di controllo sanitario agli ingressi, alla corretta pulizia e sanificazione della sede in cui si svolge la manifestazione, prima durante e al termine di ogni evento, fino al piano di emergenza sanitaria Covid-19 che prevede anche la predisposizione di adeguati locali ed il presidio medico presente in fiera.

L’accesso ai visitatori ed espositori avverrà con procedure di ingresso, transito, uscita, modalità, percorsi e tempistiche predefinite, al fine di ridurre le occasioni di contatto e con specifiche norme per la valutazione delle condizioni di pericolo. Ogni Fiera e gestore del quartiere disporrà inoltre l’obbligatorietà della mascherina per operatori e visitatori, con fornitura all’ingresso per chi ne fosse sprovvisto. Per quanto riguarda l’organizzazione delle manifestazioni, incluse le fasi di allestimento e disallestimento, i quartieri fieristici dispongono di capienze e di spazi interni ed esterni sufficienti a garantire il distanziamento di almeno 1 metro fra gli operatori presenti. Al fine di contenere l’affollamento e garantire le distanze, i quartieri adotteranno specifiche e ulteriori iniziative quali ad esempio l’allungamento della durata delle manifestazioni ad elevato afflusso di pubblico, la gestione equilibrata delle presenze tramite prenotazione della visita con biglietteria online, l’ampliamento spazi, ove possibile, i posizionamenti ad hoc nelle sale convegni.

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